lunedì 31 maggio 2010

Green InFormation


Regeneration Seeds

Da cosa nasce cosa...








martedì 4 maggio 2010

Information tecnology seeds


La Urban Green line si insinua nella zona a sud-est di Roma, racchiudendo alcune delle principali arterie di comunicazione della città, quali la Casilina, la Tuscolana e l'Appia. La maglia stradale traccia dei solchi all'interno del terreno, pronti ad essere attraversati.
Il tram si muove all'interno dell'anello passo dopo passo. Ogni fermata è un luogo nevralgico del percorso, un luogo di partenza o un luogo di riflessione, un inizio o una fine, terreno fertile che, accogliendo un seme, è pronto ad essere fecondato e a dar vita a qualcosa. Ognuno di questi luoghi intreccia relazioni con gli altri, nella sua indipendenza vi è strettamente legato, si espande verso l'altro come fosse una grande edera che si impadronisce della superficie.




l-Systems II
Part of project "Blurring Structures" at University of Kassel, Germany, faculty of architecture, departement of structural design (Prof. Grohmann)



mercoledì 21 aprile 2010

QR Codes


Un QR Code (quick response code) è un codice matrice (un codice a barre bidimensionale), creato dalla corporation giapponese Denso-wave nel 1994. Come si intuisce dal nome, il codice consente una rapida decodifica del suo contenuto.
I codici QR sono ora utilizzati per la gestione delle scorte in un'ampia varietà di industrie.
Più recentemente sono state svilupate applicazioni finalizzate a sollevare l'utente dal noioso compito di inserire dati nel proprio cellulare. Sono sempre più comuni, in magazzini e pubblicità in Giappone, i codici QR che memorizzano indirizzi e URL.
E proprio in Giappone è stato introdotto l'uso dei QR Codes in architettura, trasformando un grattacielo nei pressi della stazione Tachikawa a Tokio, in un enorme messaggio interattivo, collegabile anche ai social networks come Twitter.












venerdì 9 aprile 2010

SOSTANZA DI COSE SPERATE

"Da un secolo la storia dell'arte in Europa non è solo una serie di azioni e di reazioni particolari, ma un movimento di coscienza collettiva. Riconoscere questo significa trovare l'apporto dell'architettura attuale (...). Sostanza di cose sperate.."
Edoardo Persico, Profezia dell'Architettura 1935



"L'architettura è sostanza di cose sperate"

Questa concezione dell'architettura è strettamente connessa alla definizione del concetto di modernità:
"La modernità fa della crisi un valore e suscita un'estetica di rottura"
Baudrillard

L'architettura quindi, al fine di trasformare "la crisi in valore", incarna quelli che sono gli auspici di superamento della crisi ed è appunto così che può divenire "sostanza di cose sperate"

L'architettura non è più disegno, ma progetto, svolto secondo una logica di previsione, di proiezione, di pianificazione del futuro.
Questo processo si manifesta nei movimenti pittorici di inizio secolo (XIX)



"Montagna di Sainte Victoire" ,Paul Cezanne 1898-1900


Cezanne, nel dipingere questa veduta, paesaggio a lui molto caro e più volte soggetto dei suoi dipinti, non ha ritratto una montagna come era, come appariva in quel momento ma ha raffigurato ciò che "il mondo avrebbe dovuto essere", ciò che nella sua mente progettava che fosse.
Attraverso una visione astratta e frammentaria e al contempo volumetrica e analitica, la sua pittura è progetto del nuovo mondo, è la rappresentazione del mondo visto secondo un preciso sguardo e ambisce che anche gli altri vedano attraverso questo stesso sguardo.

"Il paesaggio è la rappresentazione estetica, condivisa collettivamente e culturalmente, ma in costante evoluzione, di una parte del mondo"

Questa visione è propria di una società in cui l'informazione ha fatto il proprio avvento, che passa da un'esigenza di dominio e sfruttamento della natura, tipico della società industriale, ad un rapporto simbiotico, di integrazione e reciproco scambio.

I semi di questa stessa visione in architettura, vedono i propri germogli in ambito urbanistico, dove si passa da processi di zonizzazione in cui le zone verdi erano contrapposte e nettamente divise da quelle residenziali o industriali, ad una concezione moderna in cui la natura diventa parte integrante dell'architettura.



Le Corbusier, Piano per una città di 3 milioni di abitanti 1922




Frank Lloyd Wright, Broadacre City, modello di città 1934

Questi due modelli di città sono esemplari manifestazioni delle differenze prima menzionate.
La città Lecorbusieriana è basata sulla zonizzazione, sulla divisione in zone omogenee residenziali, industriali, direzionali e le aree verdi sono completamente svincolate da queste. Queste aree sono disposte in maniera strategica all'interno di una maglia regolare.
Wright opera un superamento di questa visione chiusa di città, arrivando ad immaginare una città la cui tessitura si rompe, in cui le fasce funzionali si combinano insieme, una città che si cala organicamente nel territorio, secondo quella che è la nuova visione di "paesaggio come paradigma del progetto architettonico".
Non a caso Wright viene definito , proprio da Edoardo Persico,"il Cezanne dell'architettura nuova".


Tornando al termine "sostanza" verrebbe da chiedersi: "Ma cosa sono queste sostanze architettoniche?"
Non sono certo degli strani composti astratti, ma delle tematiche estremamente concrete, legate alla vita quotidiana: sono i temi dell'urbanistica, come appena detto, dei servizi, della casa popolare.

Anche Wright si dedicò al tema della casa, un tema di importanza fondamentale se si considera che siamo in una società dove l'avvento dell'industrializzazione decenni prima,ha portato enormi flussi di abitanti a riversarsi nelle città, con tutte le conseguenze relative e dove quello dell'abitazione non può che essere un problema di importanza primaria.

Wright progetta così la sua "casa usoniana", la casa che immagina per gli americani.
In un'America colpita dalla crisi del 1929, Wright vuole realizzare edifici economici, energicamente sostenibili e capaci di integrare nella pianta le peculiarità del sito e le necessità del committente.
Per far questo utilizza come geometria di base uno schema ad "L".

Frank Lloyd Wright, Jacobs House 1937

Questo schema, già utilizzato da Le Corbusier nel Padiglione dell'Esprit Nouveau, da Gropius nel Bauhaus, da Aalto in villa Mairea, è fondamentale nell'impianto dell'abitazione wrightiana in quanto evienzia dei vantaggi rispetto ad uno schema rettangolare:
-è estendibile lungo le ali
-ho 6 possibili punti luce invece di 4
-essendo un ibrido con un sistema a corte ho un ambito esterno più chiuso e un ambito interno più raccolto
Il punto d'incontro delle 2 braccia costituisce il "core",il nocciolo centrale, vero e proprio motore dell'abitazione, il principio organizzatore, cuore distributivo ma anche impiantistico. Da qui si sviluppano nelle due ali la zona giorno e la zona notte.
A partire dalla Willey House del 1933 opera una serie di tentativi in questa direzione lavorando per circa 20 anni al tema delle Usonian Houses.


Nel 1935 venne costruita a Bear Run, in Pennsylvania la celeberrima Casa sulla cascata , un'opera che costituisce per Wright un nuovo inizio.
Wright tiene fede ad alcuni suoi principi costruttivi come lo sviluppo centripeto, a partire da un nucleo e la struttura che conforma lo spazio, ma ne nega totalmente altri: vi è il rifiuto totale della griglia costruttiva in favore dello slancio vertiginoso nello spazio.
In un forte contrasto tra piani verticali e orizzontali, l'architettura si inserisce nella natura stavolta senza mimetizzarsi con essa, non ne ha alcuna intenzione, ma costituisce essa stessa un evento, un fenomeno, una sorta di "natura costruita dall'uomo"










domenica 28 marzo 2010

Rhino Script Tutorial

"smanettando" con gli script









































domenica 14 marzo 2010

Perchè esisto? La comunicazione oggettiva e soggettiva

-esisto in quanto rappresento
-esisto in quanto funziono
-esisto in quanto informo

Se un'opera architettonica si interrogasse sulla sua ragion d'essere, certamente il suo quesito troverebbe risposta in una delle 3 affermazioni precedenti.

Molte delle opere nate tra i due conflitti mondiali nascono con una vocazione simbolica, interpretano il ruolo di icone di una nazione intesa non come collettività, ma come simbolo di potere.
La vocazione dell'achitettura come simbolo di potere ha radici lontane, basti pensare ai numerosi archi di trionfo eretti ai tempi dell'Imper Romano, come simbolo di vittoria, non solo nella capitale, ma in tutto l'impero.
Nella Russia degli anni '30, le opere architettoniche erano espressione del regime totalitario staliniano, l'occhio del potere che incombeva sul popolo.
Con l'imperversare del regime fascista in Italia nascevano architetture che erano veicolo di espressione di un messaggio, arrivando a progettare in questa ottica intere città, come "Littoria"- Latina, resa provincia e voluta da Mussolini come centro di controllo del basso Lazio. Un'intera città simbolo di un regime. Stesso significato simbolico ha "la casa del fascio" di Terragni a Como: seppur utilizzando strumenti differenti e divergendo da quelli che sono i canoni di edificio monumentale, riesce ad evocare il rigore di un potere dittatoriale.









Nella fase successiva l'architettura diventa espressione di una funzione. Una concezione che ha le sue radici più salde nel movimento futurista nato nei primi del '900.
"Un'architettura legata alla funzionalità e non alla bellezza", "che trae ispirazione negli elementi del nuovissimo mondo meccanico che abbiamo creato, di cui l'architettura deve essere la più bella espressione", "il valore decorativo dell'architettura dipende solamente dall'uso", come recita Sant'Elia nel Manifesto dell'architettura futurista redatto nel 1914.

La forma diventa esplicitazione della funzione, del compito che doveva assolvere, come se dovesse palesare esteriormente la sua interiorità.

Nel 1921 Le Corbusier progetta la "Maison Citrohan", che fa da preludio ai 5 punti su cui si fonda la sua architettura. Il nome "citrohan" era un gioco di parole sul nome dell'industria automobilistica "Citroen", per indicare che tale "maison" sarebbe stata prodotta in serie, proprio come un'automobile. Una casa concepita e disposta per soddisfare al meglio le esigenze dell'uomo che l'avrebbe dovuta abitare.

Seppur in maniera differente, espressione di questa stessa visione di architettura concepita come una macchina è il "centre Pompidou" di Renzo Piano a Parigi. In questa specifica architettura realizza una parodia dell'alta tecnologia, rifiutando la creazione di un edificio monumentale, a favore di qualcosa di aperto, pronto a trasformarsi. "La cultura si impadronirà dell'edificio"






A partire dagli anni '60 si afferma un nuovo concetto di monumentalismo, che fa si che ogni opera sia visibile come un simbolo, senza però voler incarnare alcuna forma di potere.
Questa nuova concezione viene esplicitata nelle opere di Utzon, che crea degli edifici architettonicamente diversi tra loro, in quanto recitano ruoli diversi all'interno di una strategia urbana. Quindi in un certo senso la funzione modella la forma, ma la funzione in questo caso va intesa non pensando alle attività che vi si svolgono all'interno, ma come ciò che l'edificio vuole simbolicamente rappresentare, la funzione che esso assolve nell'immaginario collettivo: la Sidney Opera House incarna un popolo e una nazione, intesa come collettività e non come simbolo di un potere.

Questa esigenza di creare un'opera che rappresenti la collettività, le persone che la vivono è ancor più evidente nel Guggenheim di Bilbao. Gehry inserisce l'opera in un punto nevralgico della città, tra la ferrovia ed il fiume, luogo dove la vita pulsa intensamente, con l'esplicita intenzione di creare un'opera che diventi parte della vita di tutti coloro che si trovino in quel luogo e con cui si debbano confrontare quotidianamente.





L'architettura è in questo caso espressione della collettività e quindi soggetta alle diverse interpretazioni di ciascun individuo.
La soggettività dell'intrepretazione è simbolo di pluralità.



"l'informazione è l'applicazione di una convenzione ad un dato"


LA COMUNICAZIONE OGGETTIVA: ad un dato è applicata una sola convenzione



La Coca Cola è un marchio universalmente riconosciuto, uno dei simboli del nostro tempo, icona del potere commerciale americano ma in cui l'intera collettività si riconosce da decenni.



Al simbolo della mela si associa il marchio "Apple", che non lascia spazio a diverse interpretazioni ma ha come unico messaggio implicito quello di rappresentare uno status simbol della società contemporanea, un prodotto in cui si riconoscono i fruitori proiettati verso il futuro, che vogliono camminare accanto al progresso tecnologico.


LA COMUNICAZIONE SOGGETTIVA: ad un dato si applicano diverse convenzioni

Lamente umana vede quello che vuole vedere:



coniglio o papera?



donna o sassofonista?



uomo di profilo o nudo femminile?



un gruppo di ragazzi in mutande o una pubblicità di intimo?


L'immagine raffigura la pubblicità di un noto marchio italiano "D&G underwear", reclamizzato dai calciatori della nazionale italiana. Lo spot dialoga apertamente con gli appasionati di moda e sport.




"La potenza è nulla senza il controllo" recitava un vecchio spot Pirelli.
Carl Lewis, velocista e saltatore plurimedagliato, corre per le strade di New York, incarnando ed esaltando le caratteristiche del marchio: velocità e controllo. Lo spot si rivolge specificamente agli appasionati di sport e ai conoscitori del marchio Pirelli, per gli altri potrebbe solo apparire comeun ragazzo che corre come un pazzo per la città, con i piedi "pneumatizzati".

Sulla comunicazione soggettiva, si fonda il "direct marketing", una pubblicità settoriale, rivolta solo ad una specifica parte dei consumatori.

In questa direzione si muove la tecnologia che mette a frutto il suo infinito potere comunicativo e di raccolta dei dati:
Google sperimenta un sistema per offrire pubblicità mirata, in base ai gusti e alle visite effettuate dagli utenti. Il sistema permetterà agli inserzionisti di avere contatti qualificati con precisi target di consumatori. Gli annunci pubblicitari vengono selezionati in base alle categorie di interesse associate agli utenti, in seguito ai video che hanno guardato su Youtube e ai siti che hanno visitato all'interno della rete dei contenuti di Google. Per esempio se ci sono persone che guardano spesso video di auto e visitano siti di automobilismo, verranno inseriti nella categoria di appassionati di automobili e di conseguenza avranno la possibilità di vedere annunci pubblicitari perlopiù legati al mondo dell'auto, sia su Youtube, sia sui siti partner.




lunedì 15 giugno 2009

CONSEGNA 15 GIUGNO