domenica 14 marzo 2010

Perchè esisto? La comunicazione oggettiva e soggettiva

-esisto in quanto rappresento
-esisto in quanto funziono
-esisto in quanto informo

Se un'opera architettonica si interrogasse sulla sua ragion d'essere, certamente il suo quesito troverebbe risposta in una delle 3 affermazioni precedenti.

Molte delle opere nate tra i due conflitti mondiali nascono con una vocazione simbolica, interpretano il ruolo di icone di una nazione intesa non come collettività, ma come simbolo di potere.
La vocazione dell'achitettura come simbolo di potere ha radici lontane, basti pensare ai numerosi archi di trionfo eretti ai tempi dell'Imper Romano, come simbolo di vittoria, non solo nella capitale, ma in tutto l'impero.
Nella Russia degli anni '30, le opere architettoniche erano espressione del regime totalitario staliniano, l'occhio del potere che incombeva sul popolo.
Con l'imperversare del regime fascista in Italia nascevano architetture che erano veicolo di espressione di un messaggio, arrivando a progettare in questa ottica intere città, come "Littoria"- Latina, resa provincia e voluta da Mussolini come centro di controllo del basso Lazio. Un'intera città simbolo di un regime. Stesso significato simbolico ha "la casa del fascio" di Terragni a Como: seppur utilizzando strumenti differenti e divergendo da quelli che sono i canoni di edificio monumentale, riesce ad evocare il rigore di un potere dittatoriale.









Nella fase successiva l'architettura diventa espressione di una funzione. Una concezione che ha le sue radici più salde nel movimento futurista nato nei primi del '900.
"Un'architettura legata alla funzionalità e non alla bellezza", "che trae ispirazione negli elementi del nuovissimo mondo meccanico che abbiamo creato, di cui l'architettura deve essere la più bella espressione", "il valore decorativo dell'architettura dipende solamente dall'uso", come recita Sant'Elia nel Manifesto dell'architettura futurista redatto nel 1914.

La forma diventa esplicitazione della funzione, del compito che doveva assolvere, come se dovesse palesare esteriormente la sua interiorità.

Nel 1921 Le Corbusier progetta la "Maison Citrohan", che fa da preludio ai 5 punti su cui si fonda la sua architettura. Il nome "citrohan" era un gioco di parole sul nome dell'industria automobilistica "Citroen", per indicare che tale "maison" sarebbe stata prodotta in serie, proprio come un'automobile. Una casa concepita e disposta per soddisfare al meglio le esigenze dell'uomo che l'avrebbe dovuta abitare.

Seppur in maniera differente, espressione di questa stessa visione di architettura concepita come una macchina è il "centre Pompidou" di Renzo Piano a Parigi. In questa specifica architettura realizza una parodia dell'alta tecnologia, rifiutando la creazione di un edificio monumentale, a favore di qualcosa di aperto, pronto a trasformarsi. "La cultura si impadronirà dell'edificio"






A partire dagli anni '60 si afferma un nuovo concetto di monumentalismo, che fa si che ogni opera sia visibile come un simbolo, senza però voler incarnare alcuna forma di potere.
Questa nuova concezione viene esplicitata nelle opere di Utzon, che crea degli edifici architettonicamente diversi tra loro, in quanto recitano ruoli diversi all'interno di una strategia urbana. Quindi in un certo senso la funzione modella la forma, ma la funzione in questo caso va intesa non pensando alle attività che vi si svolgono all'interno, ma come ciò che l'edificio vuole simbolicamente rappresentare, la funzione che esso assolve nell'immaginario collettivo: la Sidney Opera House incarna un popolo e una nazione, intesa come collettività e non come simbolo di un potere.

Questa esigenza di creare un'opera che rappresenti la collettività, le persone che la vivono è ancor più evidente nel Guggenheim di Bilbao. Gehry inserisce l'opera in un punto nevralgico della città, tra la ferrovia ed il fiume, luogo dove la vita pulsa intensamente, con l'esplicita intenzione di creare un'opera che diventi parte della vita di tutti coloro che si trovino in quel luogo e con cui si debbano confrontare quotidianamente.





L'architettura è in questo caso espressione della collettività e quindi soggetta alle diverse interpretazioni di ciascun individuo.
La soggettività dell'intrepretazione è simbolo di pluralità.



"l'informazione è l'applicazione di una convenzione ad un dato"


LA COMUNICAZIONE OGGETTIVA: ad un dato è applicata una sola convenzione



La Coca Cola è un marchio universalmente riconosciuto, uno dei simboli del nostro tempo, icona del potere commerciale americano ma in cui l'intera collettività si riconosce da decenni.



Al simbolo della mela si associa il marchio "Apple", che non lascia spazio a diverse interpretazioni ma ha come unico messaggio implicito quello di rappresentare uno status simbol della società contemporanea, un prodotto in cui si riconoscono i fruitori proiettati verso il futuro, che vogliono camminare accanto al progresso tecnologico.


LA COMUNICAZIONE SOGGETTIVA: ad un dato si applicano diverse convenzioni

Lamente umana vede quello che vuole vedere:



coniglio o papera?



donna o sassofonista?



uomo di profilo o nudo femminile?



un gruppo di ragazzi in mutande o una pubblicità di intimo?


L'immagine raffigura la pubblicità di un noto marchio italiano "D&G underwear", reclamizzato dai calciatori della nazionale italiana. Lo spot dialoga apertamente con gli appasionati di moda e sport.




"La potenza è nulla senza il controllo" recitava un vecchio spot Pirelli.
Carl Lewis, velocista e saltatore plurimedagliato, corre per le strade di New York, incarnando ed esaltando le caratteristiche del marchio: velocità e controllo. Lo spot si rivolge specificamente agli appasionati di sport e ai conoscitori del marchio Pirelli, per gli altri potrebbe solo apparire comeun ragazzo che corre come un pazzo per la città, con i piedi "pneumatizzati".

Sulla comunicazione soggettiva, si fonda il "direct marketing", una pubblicità settoriale, rivolta solo ad una specifica parte dei consumatori.

In questa direzione si muove la tecnologia che mette a frutto il suo infinito potere comunicativo e di raccolta dei dati:
Google sperimenta un sistema per offrire pubblicità mirata, in base ai gusti e alle visite effettuate dagli utenti. Il sistema permetterà agli inserzionisti di avere contatti qualificati con precisi target di consumatori. Gli annunci pubblicitari vengono selezionati in base alle categorie di interesse associate agli utenti, in seguito ai video che hanno guardato su Youtube e ai siti che hanno visitato all'interno della rete dei contenuti di Google. Per esempio se ci sono persone che guardano spesso video di auto e visitano siti di automobilismo, verranno inseriti nella categoria di appassionati di automobili e di conseguenza avranno la possibilità di vedere annunci pubblicitari perlopiù legati al mondo dell'auto, sia su Youtube, sia sui siti partner.




1 commento:

  1. Cristina, il post è bello e ricco. Secondo me qua e la fai alcune confusioni con le date e i periodi. Credo che leggendo il libro Architettura e modernità tutto diverra più nitido. Ma grazie molto per questo bel contributo

    per esempio la presenza del simbolo diventa importante
    NO
    Tra i due conflitti mondiali(oppure solo per i regimi mautoritari, perchè l'architettrua funzionaliusta tra le due guerre voleva essere al contrario una macchina
    SI
    Negli ultimi decenni

    RispondiElimina